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Neuralink, al via la sperimentazione su pazienti umani.

1 Febbraio 2024 Commenta

Neuralink ha iniziato l’implementazione su pazienti umani. Ecco i primi risultati.

La startup Neuralink, fondata da Elon Musk, ha raggiunto un nuovo traguardo nel suo sviluppo di interfacce cervello-computer impiantabili, introducendo il dispositivo nel cranio di un essere umano per la prima volta. Questo annuncio è giunto dopo l’approvazione da parte della FDA per i test sperimentali e la selezione dei partecipanti per le prime fasi di sperimentazione.

Elon Musk ha condiviso la notizia attraverso i suoi canali ufficiali, dichiarando: “Il primo essere umano ha ricevuto un impianto Neuralink ieri e si sta riprendendo bene. I risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento dei picchi neuronali.” I picchi rappresentano l’attività neuronale, fondamentale per comprendere il funzionamento del cervello.

L’obiettivo principale di Neuralink è sviluppare un impianto cerebrale in grado di aiutare i pazienti con paralisi grave a controllare dispositivi esterni utilizzando solo segnali neurali. Musk ha ulteriormente sottolineato che il primo prodotto di Neuralink si chiama “Telepathy”, consentendo il controllo di dispositivi come telefono o computer attraverso il pensiero, inizialmente focalizzato su coloro che hanno perso l’uso degli arti.

Tuttavia, questa fase di sperimentazione clinica rappresenta solo l’inizio di un processo che richiederà ulteriori cicli di test prima di ottenere l’approvazione definitiva da parte delle autorità, inclusa la FDA. Neuralink non ha ancora divulgato il numero di partecipanti alle prime sperimentazioni umane.

Sebbene Neuralink, grazie alla notorietà di Elon Musk, sia in prima linea nel settore delle interfacce cervello-computer (BCI), altre realtà come Synchron, Precision Neuroscience, Paradromics e Blackrock Neurotech stanno perseguendo obiettivi simili con approcci e tecnologie uniche. Mentre Neuralink compie passi significativi, la competizione in questo ambito rimane intensa, con diverse società che contribuiscono allo sviluppo di soluzioni innovative per connettere il cervello umano con la tecnologia.

Scritto da Michele Bellotti

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