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Tecnologie biometriche, sostituiranno le password.

9 Dicembre 2021 Commenta

Le password saranno presto un lontano ricordo? Il futuro appartiene alle tecnologie biometriche. Ecco le previsioni di Dell Technologies.

Il Sales Manager Client Solutions di Dell Technologies Italia, Livio Pisciotta ha parlato all’interno di un articolo che porta la sua firma di sicurezza e tecnologie biometriche, e di come queste ultime stanno per eliminare in modo definitivo la necessità di utilizzare password. Per tecnologie biometriche si intende tra le altre cose riconoscimento facciale e lettura delle impronte digitali.

Quanto pronosticato da Dell Technologies Italia potrebbe accadere già entro i prossimi anni. Il tutto potrà avvenire grazie alla biometria e alle certificazioni digitali che stanno prendendo sempre più piede.

D’altra parte il disagio creato dalle molte password che ci troviamo costretti a gestire è già una realtà. Basti pensare ad esempio alle password più complesse che richiedono l’impiego di caratteri speciali e altri requisiti. Questi passaggi rendono le password più sicure ma anche più difficili da ricordare. Secondo il 62% dei lavoratori la gestione delle password (creazione, modifica) rappresenta una vera e propria fonte di stress. Anche il semplice sforzo mnemonico per ricordare la password rappresenta uno sforzo che causa stress.

Quella della gestione delle password è vista dagli utenti come una scocciatura. Questa realtà porta spesso a comportamenti poco attenti con conseguente rischio di compromettere le password o di sceglierne di troppo facili.

Non a caso l’Italia stando al rapporto sul livello di alfabetizzazione informatica e informativa condotto dall’International Computer and Information Literacy Study ha ottenuto il punteggio più basso.

Il Sales Manager Client Solutions di Dell Technologies Italia a conclusione del suo articolo ha ribadito che le password ci faranno compagnia ancora per molti anni. Ad ogni modo la nuova rotta per l’impiego delle tecnologie biometriche è già tracciata.

Scritto da Michele Bellotti

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