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LinkedIn, confermato furto di dati

12 Aprile 2021 Commenta

Oltre 500 milioni di credenziali sono state trafugate da LinkedIn. Ecco tutti i dettagli della vicenda.

Dopo il furto di dati subito da Facebook di cui abbiamo avuto modo di parlare in un precedente articolo (qui tutti i dettagli), ora è il turno di LinkedIn. La nota piattaforma è al centro di una notizia riportata da CyberNews. Secondo questa notizia sarebbero stati sottratti i dati di almeno 500 milioni di utenti iscritti a LinkedIn. I dati in questione sarebbero poi stati messi in vendita sul dark web.

La cifra per poter acquistare 2 milioni di dati presenti nel database è di 2 dollari. Per l’intero database invece il prezzo è di 1800 dollari. Pagamento preferito tramite Bitcoin.

Dopo la diffusione della notizia LinkedIn ha rilasciato un comunicato ufficiale. “Abbiamo esaminato una presunta serie di dati di LinkedIn che sono stati pubblicati per la vendita e abbiamo stabilito che si tratta in realtà di un’aggregazione di dati provenienti da una serie di siti Web e societàDa ciò che siamo stati in grado di esaminare, non sono stati inclusi i dati dell’account di un membro privato di LinkedIn“.

L’azienda con queste parole nega la violazione dei dati degli utenti. Le informazioni presenti nel database pubblicato sul dark web sarebbero quelle disponibili consultando gli account pubblici. Il Garante della Privacy ha già preso nota della vicenda avviando una istruttoria.

Ad ogni modo è comunque opportuno effettuare un controllo sul proprio account LinkedIn. Per poter far questo CyberNews ha reso disponibile un servizio di controllo degli account compromessi (a questo link). Si consiglia inoltre di provvedere a cambiare la propria password di accesso.

Scritto da Michele Bellotti

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