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Attacco hacker a Kaspersky: chi è il mandante?

11 Giugno 2015 Commenta

Attacco hacker a Kaspersky: ci si interroga sui motivi di un tale gesto “senza precedenti” e sui presunti coinvolgimenti.

attacco hacker a KasperskyKaspersky, nota società che opera nel settore della sicurezza online, ha reso noto tramite un’informativa diffusa sul suo sito ufficiale in data mercoledì 10 giugno di aver subito un massiccio attacco hacker.

La società ha così ammesso di essersi trovata nella condizione di veder violati i propri server e sistemi di sicurezza. Eugene Kaspersky, titolare della società ha cercato di dare una spiegazione all’attacco hacker a Kaspersky, definendolo “un chiaro caso di spionaggio industriale”. Kaspersky si è spinto oltre ipotizzando il diretto coinvolgimento di qualche governo.

Kaspersky Lab, operante nel settore IT security sin dal 1997, è conosciuta in tutto il mondo per la realizzazione di soluzioni contro virus e altre minacce presenti nella rete. In questa particolare occasione però, la società si è trovata in grande difficoltà, trovandosi ad affrontare una minaccia che ha onestamente definito come “una generazione avanti rispetto a qualsiasi cosa che abbiamo visto”. L’impiego di un nuovo malware, capace di mettere in atto una serie di strategie per renderne difficile l’identificazione ha impedito a Kaspersky una neutralizzazione in tempi rapidi.

Per il modo in cui l’attacco hacker a Kaspersky è stato coordinato, è difficile credere che possa essere stato organizzato da un gruppo di hacker improvvisati. Per cercare di determinare chi possano essere i mandanti dell’attacco bisogna anche tenere conto dei costi effettivi necessari per sostenere una tale azione. Kaspersky ha parlato di costi colossali. Tenendo conto di questi fattori, conoscenze necessarie e costi da sostenere, l’ipotesi fornita dallo stesso Eugene Kaspersky sullo spionaggio industriale sembra la più plausibile.

In un’ulteriore nota Kaspersky ha voluto rassicurare i clienti, confermando che nessun dato personale inerente ai singoli utenti è caduto nelle mani degli hacker.

Scritto da Michele Bellotti

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