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Booking.com, attacco hacker tenuto segreto

17 Novembre 2021 Commenta

Booking.com ha subito un attacco hacker nel 2016 mai rivelato agli utenti. Ecco perché e i dettagli sulla vicenda.

Nel 2016 un hacker che opera all’interno di una agenzia di intelligence negli USA è riuscito a violare i server di Booking.com. L’hacker è riuscito a sottrarre i dati di alcuni utenti con residenza in Medio Oriente. La notizia è stata diffusa per la prima volta tra le pagine del libro De Machine: “In de ban van Booking.com“. L’azienda ha sempre voluto mantenere segreto quanto accaduto nel 2016.

Il libro menzionato sopra porta la firma di tre giornalisti che lavorano per NRC (quotidiano nazionale olandese). Nel libro i giornalisti menzionano il nome interno usato da Booking per designare questo attacco hacker. Il nome dato alla violazione era “PIN-leak”, proprio perché l’hacker era riuscito ad impossessarsi dei PIN delle prenotazioni alberghiere di alcuni Paesi del Medio Oriente.

Tra i vari dati trafugati ci sarebbero anche i nomi dei clienti e le informazioni relative ai loro piani di viaggio.

Booking.com ha poi avviato una indagine avvalendosi di un team di investigatori privati le cui ricerche però non sono approdate a nulla dato che l’agenzia di intelligence coinvolta nell’azione criminale non è mai stata scoperta.

Il consiglio di non divulgare la notizia di quanto accaduto nel 2016 è arrivato dal consulente legale dell’azienda. In effetti l’azienda non era tenuta ad alcun obbligo di comunicazione dato che il furto di dati non coinvolgeva dati finanziari o sensibili.

In merito ai fatti esposti all’interno del libro dai tre giornalisti si attende una replica ufficiale da parte di Booking. La risposta al momento non è ancora arrivata.

Scritto da Michele Bellotti

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