Un utente ha scaricato una app contraffatta da App Store di Apple perdendo oltre 600 mila dollari. Ecco tutti i dettagli.

Il team di revisione di App Store ha commesso un grave errore accettando un’applicazione fraudolenta. L’applicazione in questione ha poi causato danni ad un utente portando la perdita di 17.1 Bitcoin pari a 600 mila dollari.

La notizia è stata diffusa nelle ultime ore ma i fatti sono avvenuti all’inizio di febbraio.

La vittima di questa truffa ha deciso di rivalersi su Apple, ritenendola responsabile di quanto accaduto dato che il team di revisione di App Store aveva consentito l’inserimento dell’app nello store, ammettendo di fatto la sicurezza dell’applicazione.

Poco dopo aver iniziato ad usare l’app per monitorare il saldo Bitcoin, regolarmente scaricata dallo store, l’utente ha notato che il saldo Bitcoin era pari a zero. Dopo gli opportuni controlli è stato confermato lo spostamento del Bitcoin dal wallet del proprietario ad un wallet sospetto.

Scavando più a fondo sullo storico di questa App è stato possibile risalire ad altre segnalazioni di utenti truffati.

Apple esamina ogni app inviata su App Store ma non sempre riesce ad identificare e bloccare le app dannose. I malintenzionati usano spesso una strategia per poter superare i controlli. Inviano una App integra in approvazione che viene poi modificata in un secondo tempo una volta superati i controlli formali da parte di Apple.

Da parte sua Apple tramite il portavoce Fred Sainz  ha dichiarato di essere pronta ad agire in modo veloce quando gli utenti vengono frodati. Ecco le sue parole: “La fiducia degli utenti è alla base del motivo per cui abbiamo creato l ‘”App Store” e da allora abbiamo solo approfondito tale impegno. Studio dopo studio ha dimostrato che l ‘”App Store” è il mercato di app più sicuro al mondo e siamo costantemente al lavoro per mantenere tale standard e rafforzare ulteriormente le protezioni dell’ “App Store”. Nei casi limitati in cui i criminali frodano i nostri utenti, agiamo rapidamente contro questi attori e per prevenire violazioni simili in futuro“

Scritto da Michele Bellotti