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AGCOM contro Telegram, pirateria nei gruppi

27 Aprile 2020 Commenta

Intervento di AGCOM su alcuni gruppi Telegram, accusati di diffondere copie pirata di noti quotidiani. Ecco i dettagli.

Telegram

A seguito delle lamentele avanzate dalla Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) e dell’ODG della Lombardia, l’AGCOM ha avviato un’indagine nei confronti di Telegram. La vicenda si è conclusa con la rimozione di 7 canali Telegram utilizzati per la diffusione di edizioni digitali di testate giornalistiche. Quelli segnalati dalla FIEG erano 8. Si tratta di un risultato importante per gli editori che avevano anche richiesto la sospensione di accesso alla piattaforma come previsto dalle norme vigenti in fatto di diritto d’autore.

A seguito di questa importante decisione l’AGCOM ha rilasciato una nota. “L’Autorità è consapevole del carattere illecito della diffusione di intere edizioni digitali dei giornali sui canali Telegram e del grave danno che ciò arreca all’industria editoriale e, conseguentemente, al pluralismo dell’informazione e al giornalismo di qualità. Nel ribadire il proprio forte e fattivo impegno a difesa della proprietà intellettuale, che ha dato luogo all’adozione del regolamento per la tutela del diritto d’autore online, ormai divenuto una best practice a livello internazionale, Agcom sottolinea che […] quando la violazione avviene sui canali di un sito ubicato fuori dal territorio nazionale, come nel caso di Telegram, l’Autorità non può che rivolgersi ai provider italiani che forniscono l’accesso a internet, ordinando loro di procedere alla disabilitazione dell’accesso all’intero sito. Non è infatti possibile ordinare la rimozione selettiva dei soli contenuti illeciti, in quanto ciò comporterebbe l’impiego di tecniche di filtraggio che la Corte di giustizia europea ha giudicato incompatibili con il diritto dell’Unione“.

Per poter provvedere alla chiusura della piattaforma sarebbe necessaria una modifica della normativa attualmente vigente. Ad ogni modo l’AGCOM continuerà la sua opera di monitoraggio dei gruppi Telegram che saranno segnalati in futuro e provvederà ad informare le autorità competenti sull’uso illecito della piattaforma.

Nel frattempo dal mondo dell’editoria coinvolta in questi atti di pirateria è stata espressa soddisfazione per quanto ottenuto. Si tratta ovviamente di un primo passo.

Scritto da Michele Bellotti

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