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Avviate le indagini in Europa sulla Apple Tax

8 Maggio 2019 Commenta

La ‘Apple Tax’ è diventata oggetto di investigazione da parte dell’Unione Europea. Ecco cosa succederà entro le prossime settimane.

Apple Tax

Apple è finita nel mirino dell’antitrust che ha avviato una indagine. L’Unione Europea ha deciso di attivarsi a seguito della denuncia di Spotify. L’aggiornamento sulla questione che avevamo già trattato alcune settimane fa arriva dal Financial Times. Già dal mese di marzo Spotify aveva cercato di opporsi alla strategia adottata da Apple per il suo App Store. La società di Cupertino si è vista contestare alcune scelte atte a penalizzare i servizi di terze parti a vantaggio dei propri servizi, limitando così di fatto innovazione e scelta del consumatore.

Tutto è partito dallo scontro tra Apple Music e Spotify. Spotify non ha accettato di buon grado l’imposizione da parte della Mela di una percentuale da versare per ogni abbonamento ottenuto tramite iOS. Per questo motivo il noto servizio di streaming musicale ha depositato una denuncia formale, che ha spinto l’Unione Europea a fare ulteriori ricerche. Dopo numerosi sondaggi che hanno coinvolto concorrenti e utenti l’UE ha avviato una indagine formale.

Il CEO di Spotify, Daniel Ek si era attivato sin da marzo, per contestare la tassa del 30% richiesta da Apple, su ogni prodotto venduto all’interno dello store. La ‘Apple Tax‘ incide in modo negativo sul prezzo dei prodotti offerti da terze parti. Tutto questo contribuisce a rendere i prodotti di terze parti meno competitivi. Daniel Ek aveva poi fatto notare che la Apple Tax veniva applicata solo ai servizi direttamente concorrenti, con l’evidente scopo di penalizzarli.

Apple ovviamente aveva replicato alle lamentele di Spotify con il seguente comunicato ufficiale. “Spotify non sarebbe l’azienda che è adesso senza l’ecosistema alla base di App Store. Apple collega Spotify ai nostri utenti. Noi forniamo la piattaforma attraverso la quale gli utenti possono scaricare e aggiornare l’app. Condividiamo strumenti di sviluppo software fondamentali per supportare la creazione dell’app di Spotify. E supportiamo un sistema di pagamenti sicuro che consente agli utenti di fidarsi delle transazioni in-app. Spotify sta chiedendo di mantenere tutti questi privilegi e al contempo di ottenere il 100% del fatturato”.

Con l’avvio dell’indagine dell’UE le cose potrebbero cambiare a favore di Spotify.

 

Scritto da Michele Bellotti

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