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Facebook, multa dall’Antitrust italiana

12 Dicembre 2018 Commenta

Facebook ha ricevuto una multa pari a 10 milioni di euro dall’Antitrust italiana. Ecco le motivazioni e un resoconto dell’intera vicenda.

Facebook

Il 29 Novembre l’AGCM si è espressa sull’istruttoria verso Facebook Ireland e Facebook. La violazione del Codice del Consumo è stata accertata per le due società tra loro collegate. La sanzione ammonta a 10 milioni di euro e l’accusa riguarda la mancata informativa estesa sull’uso fatto dei dati degli utenti iscritti alla piattaforma, dati che sono spesso utilizzati anche a scopo di lucro.

Le accuse mosse dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sono molto chiare e dirette. Ecco un estratto del documento. “Facebook induce ingannevolmente gli utenti a registrarsi nella piattaforma Facebook, non informandoli adeguatamente e immediatamente, in fase di attivazione dell’account, dell’attività di raccolta, con intento commerciale, dei dati da loro forniti, e, più in generale, delle finalità remunerative che sottendono la fornitura del servizio di social network, enfatizzandone la sola gratuità; in tal modo, gli utenti consumatori hanno assunto una decisione di natura commerciale che non avrebbero altrimenti preso (registrazione al social network e permanenza nel medesimo)”.

Le informazioni fornite da Facebook sull’uso dei dati degli utenti, sono state definite “generiche e incomplete“, con una grave mancanza nel descrivere le differenze tra i dati utili per personalizzare il servizio e quelli utilizzati per realizzare campagne pubblicitarie mirate. I dati degli utenti risultano inviati a servizi di terze parti e siti web, sempre con finalità di lucro.

Da parte sua Facebook ha già replicato alla condanna tramite un suo portavoce. “Stiamo esaminando la decisione e speriamo di poter lavorare con loro per fare chiarezza in merito a quanto contestato… Quest’anno abbiamo reso più chiare le nostre Condizioni d’uso e le nostre normative, in modo da aiutare le persone a capire meglio come utilizziamo i dati e come funziona il nostro business. Abbiamo anche reso le nostre impostazioni sulla privacy più facili da trovare e lavoriamo costantemente per migliorarle“.

Scritto da Michele Bellotti

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