Russia contro il poker online: verso la regolamentazione?
La Russia continua la sua crociata contro il poker online, prendendo di mira i siti illegali. In vista una regolamentazione?
La crociata della Russia di Putin contro il poker online è ripresa. Questo rinnovato zelo per la guerra contro il poker online è visto in modo positivo da alcuni. La scelta della Russia intrapresa nell’ultimo periodo lascia intendere l’arrivo di una futura regolamentazione del poker online.
Il governo russo ha dato nuove indicazioni e ampi poteri alle autorità competenti per combattere in modo più completo i siti che raccolgono players privi di licenza. Questo sembra sottintendere che una volta eliminati i siti illegali ci potranno essere delle aperture per operatori legali che saranno riconosciuti e tutelati da specifiche leggi.
Già a settembre 2015 un blocco aveva reso irraggiungibili una dozzina di siti web, non solo legati al mondo del poker online ma anche a quello della pornografia. La vera svolta è arrivata lo scorso 26 aprile con un proposta avanzata dal Ministero delle Comunicazioni russo che ha richiesto una modifica sostanziale alla legge federale al fine di “affrontare le carenze individuate a seguito di applicazione delle norme per limitare l’accesso a siti illegali”.
La scelta poteva essere vincente, ma gli operatori hanno difeso i giocatori indicando in modo chiaro le modalità per aggirare il blocco IP disposto dalla Russia, attraverso l’impiego di mirror. Il prossimo passo sarà quindi quello di bloccare questi siti mirror ed eliminare i relativi risultati dai motori di ricerca.
Questa linea dura adottata dal governo russo sta creando non poche preoccupazioni a società che già operano nel Paese, come ad esempio PokerStars già finita in passato nel mirino delle autorità russe.
Scritto da Michele Bellotti
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