Una mappa digitale permette di visionare gli attacchi hacker in tempo reale. Usa, Cina e Medio Oriente, ecco tutti i focolai della cyberguerra.

In questo momento è in atto una terribile guerra. Le armi di questa battaglia non sono quelle tradizionali. La cyberguerra si combatte senza esclusioni di colpi.

Silenziosamente si susseguono tentativi di attacchi hacker, la maggior parte dei quali vengono poi sventati.

Quello del cybercrime è un problema serio, con forti implicazioni di natura politica, economica e sociale.

Si tratta di una realtà molto spesso ignorata dalla maggior parte degli utenti. Di tanto in tanto gli attacchi hacker fanno notizia, specie nelle occasioni in cui ad essere presi di mira sono alcuni siti molto utilizzati come ad esempio i Social Network, i servizi di credito bancario e i siti governativi.

Ma è possibile farsi un’idea globale degli attacchi hacker che ogni giorno vengono lanciati nella rete?

Grazie ad una mappa interattiva realizzata dalla Norse, società americana nata nel 2010 che si occupa di sicurezza informatica è possibile monitorare gli attacchi hacker in tempo reale.

Le azioni di hacking, provenienti da tutto il mondo, sono raccolte in questa mappa, capace di rivelare la provenienza dell’attacco, il tipo di attacco e l’obiettivo verso cui l’attacco è indirizzato.

Da una rapida analisi è possibile notare che i punti più interessati dalla cyberguerra sono la Russia e gli Stati Uniti, con un’accresciuta attività registrata nell’ultimo periodo nella zona del Medio Oriente.

 I dati raccolti dal servizio offerto da Norse sono molto specifici, arrivando addirittura ad indicare l’indirizzo IP del computer da cui è stato lanciato l’attacco.

La realizzazione di un tale progetto di tracciamento, una sorta di mappa globale dell’hacking è reso possibile dal lavoro di analisi eseguito dai server norvegesi, capaci di analizzare il traffico internet estrapolandone gli attacchi hacker.

Osservando la mappa interattiva di Norse, che sembra ricordare la schermata di un videogioco, si prende coscienza di una realtà incontrovertibile. Il mondo digitale è in guerra.

Scritto da Michele Bellotti