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Dipendenza da cellulare: patologia silenziosa ma letale

16 Agosto 2014 Commenta

Tutti ne abbiamo uno, pertanto non siamo esenti da rischi. La dipendenza da cellulare può diventare patologica. Ne siamo affetti? Scopriamolo insieme.

dipendenza da cellulare“Toglietemi tutto ma non il mio smartphone”, potremmo recitare riadattando lo slogan di una campagna pubblicitaria di un noto orologio. In tutta sincerità dobbiamo riconoscere l’utilità dei nostri smartphone, oggetti che abbiamo imparato ad amare.

Secondo recenti studi resi noti dal Pew Research Center fra i possessori di cellulari e smartphone si starebbe sviluppando una preoccupante dipendenza, una sorta di attaccamento psicologico al dispositivo. Il nome dato a questa patologia è “nomofobia”, un’abbreviazione di “no mobile phone phobia”. I primi casi di dipendenza da cellulare si sono registrati a partire dal 2008 e sembrano interessare in maggior misura i più giovani.

Come si manifestano i sintomi? Ricordano molto quelli presenti in altre forme di astinenza, come ad esempio attacchi di panico e mancanza di concentrazione. Si possono manifestare atteggiamenti maniacali come il controllo costante dello smartphone in attesa dell’arrivo di nuove notifiche. Questo non sorprende visto che come confermato da David Greenfield, assistente clinico di Psichiatria della Scuola di Medicina del Connecticut, la forma di dipendenza sopra menzionata causa una disregolazione della dopamina. La dopamina spinge a compiere un’azione sicuri del fatto che comporterà una sorta di ricompensa e nel caso specifico del controllare continuamente le notifiche il “premio” sarebbe una notizia importante o gradita.

“Il fatto è che non sai quando arriverà una nuova notifica, e questo costringe il cervello dell’utente affetto dalla patologia a continuare a controllare. È come se fosse una piccola slot machine.” – David Greenfield

La nomofobia non è molto conosciuta specie per il fatto che chi ne è affetto molto spesso non ha consapevolezza del problema. Il problema però è molto serio, in quanto influisce sulla vita del soggetto portandolo all’isolamento.

Esistono soluzioni? Per iniziare si possono autoimporsi delle regole, dettate in parte anche dal buonsenso. Evitare di messaggiare durante la guida e non usare lo smartphone durante un appuntamento può essere un buon inizio. Piccoli passi che possono aiutare a liberarsi da questa silenziosa ma potenzialmente letale dipendenza.

Chi vincerà questa lotta? Lo smartphone sarà il nostro servo o il nostro padrone?

Scritto da Michele Bellotti

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