Autocomplete, salvezza per Google
Il sistema di auto-completamento di Google non è attribuibile direttamente alla responsabilità di Google.
MILANO. Il Tribunale di Milano ha stabilito che il servizio di auto-completamento di Google esenta il crawler stesso da responsabilità per il contenuto di tali informazioni.
Si tratta, dunque, di un classico caso di caching, cioè quell’attività di memorizzazione temporanea, per cui il motore di ricerca non può essere ritenuto responsabile, ai sensi del decreto sul commercio elettronico (d.lgs. 70/03).
Google era stato chiamato in causa con un’istanza cautelare, in merito a contenuti ritenuti diffamatori. “I termini visualizzati dagli utenti sulla stringa di ricerca attraverso la funzionalità Autocomplete, ovvero in fondo alla pagina di ricerca nella sezione Ricerche Correlate”, si legge nella sentenza del Giudice Angela Bernardini, “non costituiscono un archivio né sono strutturati, organizzati o influenzati da Google, che, tramite un software automatico, si limita ad analizzarne la popolarità e a rilasciarli sulla base di un algoritmo”.
Scritto da Gerardo Antonio Cavaliere
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