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INTERNET: ESTORSIONI ON LINE, NUOVA FRONTIERA CRIMINE

12 Novembre 2003 Commenta

(ANSA) – LONDRA, 12 NOV – L’ultima frontiera del crimine organizzato e’ l’estorsione on line. Coniugando le moderne tecniche degli hackers con i tradizionali metodi del racket,bande di criminali attaccano i siti delle societa’ e poi chiedono soldi per garantire la protezione. A lanciare l’allarme e’ la squadra crimini tecnologici di Scotland Yard. Le gang, che si ritiene siano basate nell’Europa dell’Est,bombardano centinaia di computer con comandi falsi e il pesante traffico finisce per bloccare i server dei sistemi computerizzati delle societa’. La tecnica di attacco e’ conosciuta con il nome di ”distributed denial of service’, DDoS. Il suo obiettivo non e’ quello di distruggere i dati ma di mettere in ginocchio il sito preso di mira spianando cosi’ la via al ricatto e all’estorsione. I casi piu’ recenti sono emersi in Gran Bretagna: la squadra crimini tecnologici (National High Tech Crime Unit, Nhtcu) sta indagando, riporta oggi Financial Times, sul caso di un gruppo di scommesse che, dopo aver visto bloccare il suo sistema informatico, ha poi ricevuto richieste di pagamenti per decine di migliaia di sterline, pena nuovi attacchi. WorldPay, servizio di pagamenti online controllato dalla Royal Bank of Scotland con 27mila clienti tra i gruppi di distribuzione internazionali, ha ammesso di aver subito un attacco DDoS la scorsa settimana. Un altro caso, due mesi fa, e’ stato collegato alla mafia russa. Oltre una dozzina di siti di scommesse offshore che servono il mercato americano hanno subito attacchi DDoS e hanno poi ricevuto richieste di pagamento fino a 40 mila dollari per non subirne di nuovi. Le vittime piu’ frequenti sembrano essere i casino’ on line ed i siti dei gruppi di distribuzione e servizi di pagamento on line. ”Gli obiettivi preferiti – ha osservato Ian Morris,fondatore di Equip technology, gruppo di sistemi di sicurezza – sono siti che hanno un alto volume di transazioni a basso costo. Abbiamo avuto a che fare con sei casi, ma i numeri reali saranno molto piu’ alti e, ovviamente, si tratta di un problema globale”. Le cifre richieste dalle gang criminali in cambio di protezione dagli attacchi arrivano fino a 50 mila dollari. La polizia ha sollecitato le societa’ a non pagare ma a rivolgersi invece alle autorita’. Ma le vittime preferiscono spesso non denunciare gli attacchi, nel timore di pubblicita’ negativa. ”Questo e’ un racket di protezione – ha commentato Mick Deats, detective sovrintendente e capo delle operazioni presso il Nhtcu – il messaggio e’ : ‘paga e ti lasciamo stare’. Ma, se la richiesta e’ di 40-50mila dollari, in confronto alle cifre che una data societa’ vittima dell’attacco sta perdendo, la scelta piu’ attraente e’ a volte quella di pagare, nella speranza che tutto finisca li’ ”. (ANSA). RED

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