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VIDEOGIOCHI: ADVISORY BOARD EUROPEO PER VIGILARE SU QUALITA’

16 Ottobre 2003 Commenta

(ANSA) – ROMA, 16 OTT – I videogiochi dovranno d’ ora in poi passare anche al vaglio severo di un’ autorita’ europea, un Advisory Board, che comprende tre commissioni incaricate di vigilare sulla corretta applicazione del nuovo codice di autoregolamentazione definito dalle aziende europee produttrici. Del Board, che ha sede a Bruxelles, fanno parte esperti di settore indicati dalle stesse aziende che aderiscono all’ Isfe (Interactive Software Federation of Europe). Per l’ Italia, ne fa parte Roberto Genovesi, consigliere del Ministero delle comunicazioni nel settore della tutela dell’ infanzia. Lo stesso Genovesi spiega che ”finora i Paesi europei avevano codici e sistemi diversi” per identificare i videogiochi, ma ora le aziende europee hanno aderito al Pegi, il primo sistema paneuropeo di classificazione in base all’ eta’ per computer e videogame. Il Board dovra’, appunto, vigilare che le aziende rispettino questi nuovi codici. Codici che non si limitano piu’, come finora accadeva in Italia, all’ indicazione dell’ eta’ minima richiesta per utilizzare quel gioco, ma ricorrono a simboli che indicano chiaramente il contenuto. Ad esempio, un pugno segnala un contenuto violento; una siringa indica che nel videogioco c’ e’ un riferimento esplicito alla droga o un uso di sostanze stupefacenti, e cosi’ via. La nascita dell’ Advisory Board e’ salutata con soddisfazione dalla presidente della commissione bicamerale per l’ infanzia, Maria Burani: il nuovo codice, afferma, ”consentira’ una facile identificazione del contenuto del gioco, imponendo ai produttori le due segnalazioni”. Soddisfatto anche il ministro Gasparri, che vede nella nomina di Genovesi ”il riconoscimento al lavoro svolto dal dicastero sul fronte della salvaguardia dei diritti dei minori”. ”Il governo italiano – afferma Gasparri – si e’ fatto promotore di importanti iniziative tese a vigilare sul rispetto delle reali esigenze dei piu’ piccoli, come il Comitato di tutela tv e minori, la Commissione minori e programmazione televisiva e il Codice di autoregolamentazione Internet e minori di prossima approvazione”.(ANSA). /RED

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