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E-GOVERNMENT: STANCA, COMUNI PARTNER FONDAMENTALI SVILUPPO

17 Ottobre 2003 Commenta

(ANSA) – FIRENZE, 17 OTT – ”Lo sviluppo della pubblica amministrazione elettronica, l’e-government, passa attraverso il ruolo fondamentale dei Comuni non solo per i servizi on line che essi offrono ma anche per la posizione di interfaccia con le altre amministrazioni”. Il riconoscimento all’ammodernamento dei servizi pubblici giunge oggi dal ministro per le innovazioni e le tecnologie, Lucio Stanca, che e’ intervenuto all’assemblea annuale dell’Anci a Firenze, dove e’ emerso che tasse e tributi, certificati e modulistica, contributi sociali sono tra i servizi piu’ offerti in rete dai comuni italiani. Stanca ha messo in evidenza che l’86% dei comuni capoluoghi di provincia ha gia’ reso disponibili i servizi per il calcolo e e carico per i moduli per tasse comunali, come l’Ici e la Tarsu. In particolare e’ possibile pagare in rete la tassa sui rifiuti – ha reso noto il ministro – in oltre 100 comuni con piu’ di 10 mila abitanti e l’Ici in 950 comuni. Il 73% dei comuni, inoltre, ha gia’ reso disponibile le informazioni per ottenere certificati e il 70% dei comuni offre nel sito web le procedure per ottenere contributi sociali, come assegni di maternita’ o borse di studio. ”Ma l’ineludibile evoluzione della Pubblica amministrazione elettronica – ha detto Stanca, che vede il governo promotore di un progetto inedito con dotazioni finanziarie senza precedente passa attraverso un processo di condivisione che coinvolge tutta la Pubblica amministrazione sparsa sul territorio, dalle Regioni alle Province, dai comuni alle Comunita’ montane”. Dopo aver ricordato che ”nella prima fase dell’e-government in corso di realizzazione sono stati aperti 134 cantieri digitali (492 milioni di euro investiti), il ministro ha sottolineato come la ”partecipazione dei comuni e’ stata rilevante, con ben 3.697 municipi coinvolti, pari al 46% del totale, che hanno co-finanziato il 50% dei progetti”. ”Ma la realta’ italiana – ha concluso il ministro – e’ contraddistinta per il 70% da comuni con meno di 5 mila abitanti, che insieme amministrano oltre 10 milioni di persone. Per questo ci proponiamo di sostenere la creazione di strutture di servizio sovracomunali che mettano a disposizione risorse umane e tecnologiche per realizzare processi di e-government”. Nasceranno cosi’ i centri di servizio territoriale finanziati con 10 milioni di euro, nell’ambito della finanziaria 2003; mentre nell’ambito delle risorse disposte dal Cipe 19 milioni di euro andranno per creare 14 centri di servizio territoriale nel sud e altri 11 milioni di euro per i centri di acquisti pubblici on-line per i piccoli comuni. (ANSA). /RED

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