Batterie per auto elettriche, nuovi studi sul degrado
Batterie per auto elettriche, il degrado è inferiore rispetto a quanto si pensava. Ecco cosa sappiamo.
Il dibattito sulle batterie per auto elettriche si è spesso concentrato sul loro degrado nel tempo, alimentato da preoccupazioni legate all’usura, all’età e alle modalità di ricarica. Tuttavia, un recente studio condotto da Geotab, azienda specializzata nella gestione delle flotte, offre una nuova prospettiva su questo aspetto. L’analisi ha coinvolto circa 5.000 veicoli, sia di privati che di flotte aziendali, e ha rivelato dati incoraggianti riguardo alla durata delle batterie per auto elettriche.
Secondo la ricerca, il tasso medio di degrado delle batterie per auto elettriche è dell’1,8% all’anno. Ciò significa che nel corso della vita di un veicolo, l’impatto sulle prestazioni sarà minimo. La maggior parte degli automobilisti, infatti, non noterà alcuna riduzione significativa nell’autonomia giornaliera, soprattutto con l’avanzare delle tecnologie e dei nuovi modelli in arrivo sul mercato.
Il miglioramento rispetto agli anni precedenti è evidente. Nel 2019, un’analisi precedente di Geotab aveva stabilito che il tasso di degrado era del 2,3% annuo. Da allora, le innovazioni nelle batterie per auto elettriche hanno portato a un netto progresso, nonostante l’incremento delle potenze di ricarica. Questo evidenzia quanto le nuove chimiche e tecnologie abbiano migliorato la resistenza delle batterie nel tempo.
Uno degli aspetti emersi dallo studio è la disparità tra i vari modelli in base al sistema di climatizzazione delle batterie per auto elettriche. Le vetture con raffreddamento passivo ad aria, come la Nissan Leaf, mostrano un degrado maggiore, con una media del 4,2% all’anno. Al contrario, auto dotate di raffreddamento attivo a liquido, come la Tesla Model S del 2015, subiscono un degrado più contenuto, intorno al 2,3%.
La prospettiva di dover sostituire le batterie per auto elettriche dopo 8 o 10 anni si allontana. Nella maggior parte dei casi, le batterie dureranno abbastanza da accompagnare il veicolo fino alla sua rottamazione, senza richiedere interventi straordinari. Questo è un segnale positivo per il futuro della mobilità elettrica, con una sempre maggiore fiducia nella longevità dei componenti chiave.
Scritto da Michele Bellotti
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