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Apple: in preparazione un servizio musicale in streaming

6 Febbraio 2015 Commenta

Insistenti voci parlano di una novità marchiata Apple, un nuovo sistema di streaming musicale che sarà disponibile in multi-piattaforma.

appleDopo l’acquisizione avvenuta nel maggio dello scorso anno di Beast Music da parte di Apple, ci si attende da parte della società una nuova mossa in questa direzione.

In questi giorni si è parlato della possibile presentazione di qualcosa di rivoluzionario che abbia a che fare con un servizio musicale.

Qualcosa si sta muovendo e iniziano ad arrivare insistenti voci secondo cui Apple starebbe lavorando ad un servizio di musica in streaming simile a Spotify.

Sempre secondo le indiscrezioni, riferite da Mark Gurman di 9To5Mac, si tratterebbe di una applicazione disponibile in multi-piattaforma, il che potrebbe rappresentare un tentativo di Apple di approdare con una sua applicazione sul PlayStore di Google.

Se confermata, una tale scelta risulterebbe particolarmente prevedibile, specie tenendo conto del fatto che i servizi di streaming musicale come Spotify, Deezer e Rdio, sono riusciti in breve tempo a impossessarsi di una buona fetta del mercato, inevitabilmente sottratto ad iTunes. Si è parlato anche del costo che il servizio potrebbe avere, una cifra che risulterà sensibilmente inferiore rispetto a quella stabilita dalla diretta concorrenza. Il prezzo sarà di 7.99 dollari mensili e l’applicazione avrà il marchio Apple. Altra importante novità sarà la disponibilità dell’app sul PlayStore di Google.

Sarà la prima App marchiata Apple ad essere disponibile per Android, il che rappresenterebbe un importante cambio di rotta per l’azienda di Cupertino. Una scelta del genere sembra riflettere la visione dell’attuale CEO di Apple, Tim Cook che si è più volte detto contrario alle “guerre contro Android”.

Stando sempre alle notizie riferite da Gurman, per il momento Apple sembra aver scartato la possibilità di rendere disponibile la nuova App per Windows Phone, a motivo del limitato bacino di utenza di Microsoft.

Scritto da Michele Bellotti

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