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Riscatto laurea. I no su Facebook, Twitter

30 Agosto 2011 2 commenti

Scatenati gli utenti dei social network, che contestano la norma della manovra bis su riscatto della laurea e del militare.

FOGGIA. Si sono accese le polemiche sulla recente decisione del Governo di non far computare al calcolo dell’età pensionabile gli anni universitari e del servizio militare.
Facebook e Twitter, infatti, sono inondati di messaggi di contestazione. Gli “indignati del Web” sono infuriati, poiché si sentono traditi nella possibilità di accorciare le distanze per l’inarrivabile traguardo della pensione.
La conclusione ironica della vicenda è affidata al seguente post: “Non sapevo se riscattare o meno la laurea: mi hanno risolto il problema!”.
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]

Scritto da Redazione StudioCelentano.it

2 Commenti »

  • Cico said:

    L’arroganza di questo governo non ha limiti.

    Le norme inserite nell’ennesima manovra della vergogna, colpiscono ancora una volta i cittadini comuni e i lavoratori;

    Per il pubblico impiego: inserisce norme al limite della illegalità che, al blocco dei contratti e il congelamento degli scatti d’anzianità degli anni scorsi, aggiunge l’erogazione posticipata del TFR (2 anni dopo il pensionamento) e per la 13esima prevede la rateizzazione all’anno successivo.
    Per i lavoratori privati introduce deroghe ai contratti Nazionali e rende più agevole il licenziamento.Sul pensionamento, non riconosce ai fini pensionistici l’anno di leva (come se il servizio obbligatorio di leva l’avessimo scelto noi) e il riscatto degli anni di uniesrsità.
    Per i pensionati e tutti i ceti più bassi, l’aumento delle imposte locali attraverso il taglio dei servizi e prestazioni.
    Restiamo gli unici di cui nessuno, in parlamento, prende le difese, tutti impegnati a rivendicare iprivilegi di casta, a cavalcare i pseudo sacrifici del “ceto medio” o come dice Casini “Padri di famiglia” con stipendi da fame: da 5000/8000 € e più al mese. O “l’ingiusta” battaglia contro “La povera Casta” a botte di 15000€ mese.

    La maggior parte dei mezzi di DISINFORMAZIONE DI MASSA, non consentono di dare voce alla rabbia dei cittadini comuni, alle rivendicazioni dell’unico sindacato che non sì è allineato alla filosofia sacconiana, ministro che manifesta evidenti segni di rabbiosità maniacale nei confronti della CGIL e a tutte le organizzazioni che lavorano nel sociale, spesso surrogando il ruolo dello stato; come se esse non esistessero.

    Basta, è ora di scendere in piazza e di farci sentire una volta per tutte.

  • Andrea Musso said:

    Ritengo si tratti di una manovra iniqua che contrasta pienamente con gli accordi pattuiti al momento del riscatto.
    Ritengo che la manovra non dovrebbe avere in ogni caso effetto retroattivo. Il lato deteriore è l’ulteriore rallentamento dell’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Si tratta di una realtà drammatica di cui la classe politica non si vuole rendere conto.

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