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Tutti I Rischi Dell’Induce Act

27 Agosto 2004 Commenta

HOLLYWOOD. Si torna a parlare di Induce Act, un’iniziativa legislativa dellemajor dell’entertainment volta a inasprire ulteriormente i provvedimenticontro chi viola il diritto d’autore.La controffensiva renderebbe possibile punire chiunque “aiuti, istighi,induca o suggerisca” violazioni del copyright. E la fine dell’era delpeer-to-peer sarebbe certa.The Inducing Infringement of Copyrights Act (SB2560), sponsorizzato daisenatori Orrin Hatch (R-Utah) e Patrick Leahy (D-Vermont), e’ appoggiatoovviamente dalle grandi etichette musicali e dagli studios di Hollywood esta causando forti reazioni da parte di vari gruppi di interesse e aziendedel settore tecnologico.Nel corso del mese di luglio il Senate Judiciary Committee ha ascoltato leposizioni di Gary Shapiro, della Consumer Electronics Association, il qualeha sottolineato come un provvedimento del genere sarebbe di grande ostacoloallo sviluppo della tecnologia.La Consumer Electronics Association, l’ American Library Association, PublicKnowledge and DigitalConsumer.org, insieme a molte altre associazioni stannoportando avanti le loro proposte di emedamenti, poiche’ secondo loro, cosi’come e’ concepito il proveddimento ucciderebbe il progresso. E il nuovoclima portato dalla recentissima sentenza pro Grokster e StreamCast e ilricordo della lezione di Betamax inducono i paladini delle liberta’ digitalia pensare che l’Inducing Infringement of Copyrights Act non sara’ mai unarealta’. Non come e’ stato pensato quantomeno.

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