SAN FRANCISCO. Secondo la Corte federale d’appello di San Francisco icreatori dei software per il file sharing non possono essere accusati diviolazione delle leggi sul copyright.Il giudice Sidney R. Thomas ha sottolineato nelle motivazioni che Grokster eStreamCast Networks non possono essere accusati di nulla, poiche’ nonrientra nelle loro facolta’ ne’ nei loro doveri controllare le modalita’ concui gli utenti utilizzano i software prodotti.La sentenza conferma il parere di Stephen Wilson, che aveva sancito gia’nell’aprile 2003 la liceita’ del sistema p2p Grokster.Nel lungo testo della sentenza Wilson si leggeva che entrambi i sistemi e lesocieta’ che li gestiscono non possono ritenersi responsabili dell’uso chegli utenti fanno in Rete della loro tecnologia.Wilson faceva anche richiamo esplicito alla vicenda che negli anni ottantaaveva opposto Sony alle major della celluloide, preoccupate che ladiffusione dei videoregistratori Sony Betamax distruggesse il mercato delcinema.La storia ha infatti dimostrato che un nuovo supporto non necessariamenteentra in competizione con i nuovi mezzi di diffusione.Le societa’ del mondo dell’intrattenimento musicale coinvolte nella vicendasi stanno gia’ preparando a riproporre il caso alla Corte Supremastatunitense, sperando in un ribaltamento della sentenza.Ma intanto il ricordo del Betamax e’ sopravvissuto nelle aule giudiziarie.

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