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Necessaria Una Task Force Per La Semplificazione Normativa

5 Luglio 2004 Commenta

MILANO – Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca nelrecente convegno “Burocrazia in Italia: occorre cambiare”, promosso dalGruppo Lombardo dei Cavalieri del lavoro tenutosi a Milano, ha dichiaratoche le norme e la burocrazia rischiano di schiacciarci, di penalizzare lenostre imprese, se non si corre subito ai ripari partendo dalle opportunita’offerteci dalle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione(ICT).
In effetti, secondo il Ministro, quella che e’ cresciuta in Europanon e’ l’economia, ma la Gazzetta Ufficiale dell’UE: solo ad aprile sonostate emesse 5.811 pagine di norme che, se messe in fila, si dilungherebberoper quasi 2 chilometri.
Non e’ con nuove norme che si possono risolverele sfide della semplificazione, ma con la loro riduzione all’essenziale,ossia con la deregolazione.
Inoltre il Ministro ha aggiunto che vi sonocasi come lo Sportello Unico delle Imprese e le dichiarazioni di inizio diattivita’ di un’impresa le cui applicazioni vanno riusate ed i processi diservizio vanno reingegnerizzati in funzione dell’ICT.
Stanca ha detto diconcordare con la proposta appena avanzata dalla Confindustria di costituirealla Presidenza del Consiglio una Task Force per la Semplificazione, ma acondizione che ci sia la dovuta attenzione al rilevante contributo che puo’dare l’innovazione tecnologica in questo campo.
Del resto, ha aggiunto ilMinistro, quella dell’ammodernamento tecnologico della Pubblicaamministrazione, per perseguire semplificazione e risparmi per cittadini edimprese, e’ la strada dall’e-Government, imboccata nell’ambito del RiformaDigitale, una delle priorita’ del Governo, che ha tra i suoi capisaldi anchequello di favorire l’economia di Rete per aumentare la competitivita’ delPaese.

Stanca ha ricordato che lo Stato ha stanziato solo perl’ammodernamento della Pubblica amministrazione quasi un miliardo di euro,il piu’ grande investimento pubblico in ICT sinoraeffettuato.
Nell’ottica sopra evidenziata il Ministro per l’Innovazione ele Tecnologie ha appena approvato lo schema di un Sistema Pubblico diConnettivita’, una sorta di “Autostrada del Sole digitale” che colleghera’tutti gli enti e uffici pubblici italiani per lo scambio efficiente e sicurodi documenti e informazioni, evitando cosi’ ai cittadini le file.
Ilnuovo sistema pubblico di connettivita’ e’ un insieme ordinato diinfrastrutture e di regole che consentira’ il collegamento informatico e lacooperazione fra tutte le pubbliche amministrazioni e la piu’ efficienteerogazione di servizi resi agli utenti in via telematica.
In particolare,in data 14.05.2004 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminareuno schema di decreto legislativo che, in attuazione di una previsionecontenuta nella legge di semplificazione del 2001, istituisce e disciplinail Sistema Pubblico di Connettivita’ e Cooperazione (SPC).
Ilprovvedimento – su cui verranno acquisiti i pareri della Conferenzaunificata e delle Commissioni parlamentari competenti – stabilisce lefinalita’, i servizi, gli obblighi per le pubbliche amministrazioni, lestrutture organizzative preposte al governo del sistema stesso.

IlSPC promuove inoltre lo sviluppo della concorrenza nell’ambito del mercatodelle telecomunicazioni in Italia. I lavori per la definizione del sistemasono stati avviati sin dalla meta’ del 2002 in collaborazione con lepubbliche amministrazioni, esperti del mondo accademico, rappresentanti delmercato. Lo scenario che descrive le soluzioni per la connettivita’ el’interoperabilita’ di base e’ stato ultimato.
Una commissione dicoordinamento curera’ la gestione strategica del sistema: sara’ presiedutadal presidente del CNIPA e composta da sette rappresentanti delle pubblicheamministrazioni (tre degli enti locali e tre della PA).

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Necessaria una task force per la semplificazione normativa

5 Luglio 2004 Commenta

Le norme e la burocrazia rischiano di schiacciarci, di penalizzare le nostre imprese, se non si corre subito ai ripari partendo dalle opportunita’ offerteci dalle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT).
Lo ha detto il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca nel recente convegno “Burocrazia in Italia: occorre cambiare”, promosso dal Gruppo Lombardo dei Cavalieri del lavoro tenutosi a Milano. In effetti, secondo il Ministro, quella che e’ cresciuta in Europa non e’ l’economia, ma la Gazzetta Ufficiale dell’UE: solo ad aprile sono state emesse 5.811 pagine di norme che, se messe in fila, si dilungherebbero per quasi 2 chilometri.
Non e’ con nuove norme che si possono risolvere le sfide della semplificazione, ma con la loro riduzione all’essenziale, ossia con la deregolazione.
Inoltre il Ministro ha aggiunto che vi sono casi come lo Sportello Unico delle Imprese e le dichiarazioni di inizio di attivita’ di un’impresa le cui applicazioni vanno riusate ed i processi di servizio vanno reingegnerizzati in funzione dell’ICT.
Stanca ha detto di concordare con la proposta appena avanzata dalla Confindustria di costituire alla Presidenza del Consiglio una Task Force per la Semplificazione, ma a condizione che ci sia la dovuta attenzione al rilevante contributo che puo’ dare l’innovazione tecnologica in questo campo.
Del resto, ha aggiunto il Ministro, quella dell’ammodernamento tecnologico della Pubblica amministrazione, per perseguire semplificazione e risparmi per cittadini ed imprese, e’ la strada dall’e-Government, imboccata nell’ambito del Riforma Digitale, una delle priorita’ del Governo, che ha tra i suoi capisaldi anche quello di favorire l’economia di Rete per aumentare la competitivita’ del Paese.
Stanca ha ricordato che lo Stato ha stanziato solo per l’ammodernamento della Pubblica amministrazione quasi un miliardo di euro, il piu’ grande investimento pubblico in ICT sinora effettuato.

Nell’ottica sopra evidenziata il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie ha appena approvato lo schema di un Sistema Pubblico di Connettivita’, una sorta di “Autostrada del Sole digitale” che colleghera’ tutti gli enti e uffici pubblici italiani per lo scambio efficiente e sicuro di documenti e informazioni, evitando cosi’ ai cittadini le file.
Il nuovo sistema pubblico di connettivita’ e’ un insieme ordinato di infrastrutture e di regole che consentira’ il collegamento informatico e la cooperazione fra tutte le pubbliche amministrazioni e la piu’ efficiente erogazione di servizi resi agli utenti in via telematica.
In particolare, in data 14.05.2004 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare uno schema di decreto legislativo che, in attuazione di una previsione contenuta nella legge di semplificazione del 2001,  istituisce e disciplina il Sistema Pubblico di Connettivita’ e Cooperazione (SPC). 

Il provvedimento – su cui verranno acquisiti i pareri della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari competenti –  stabilisce le finalita’, i servizi, gli obblighi per le pubbliche amministrazioni, le strutture organizzative preposte al governo del sistema stesso. 
Il SPC promuove inoltre lo sviluppo della concorrenza nell’ambito del mercato delle telecomunicazioni in Italia. I lavori per la definizione del sistema sono stati avviati sin dalla meta’ del 2002 in collaborazione con le pubbliche amministrazioni, esperti del mondo accademico, rappresentanti del mercato. Lo scenario che descrive le soluzioni per la connettivita’ e l’interoperabilita’ di base e’ stato ultimato.
Una commissione di coordinamento curera’ la gestione strategica del sistema: sara’ presieduta dal presidente del CNIPA e composta da sette rappresentanti delle pubbliche amministrazioni (tre degli enti locali e tre della PA).
La Commissione dovra’ non solo approvare le linee guida, le modalita’ operative, il funzionamento dei servizi e le procedure per la cooperazione applicativa, ma anche decidere in merito a iscrizione, sospensione e cancellazione dei fornitori dell’albo.
Il CNIPA, anche avvalendosi della collaborazione di altri soggetti, avra’ il compito di coordinare le fasi della progettazione e della realizzazione dell’SPC, nonche’ – nel rispetto delle decisioni e degli indirizzi forniti dalla commissione – quelle della gestione e dell’evoluzione.
Entro l’anno in corso verranno bandite dal CNIPA le gare per la realizzazione delle infrastrutture comuni necessarie a tutto il sistema e per la fornitura dei servizi alle amministrazioni.

Il Sistema Pubblico di Connettivita’ puo’ essere definito come l’insieme di strutture organizzative, infrastrutture tecnologiche e regole tecniche, per lo sviluppo, la condivisione, l’integrazione e la circolarita’ del patrimonio informativo della pubblica amministrazione, necessarie per assicurare l’interoperabilita’ e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi, garantendo la sicurezza e la riservatezza delle informazioni.
Il progetto e’ articolato in due fasi principali i cui rispettivi obiettivi sono: la definizione del SPC nel suo complesso, delle strutture organizzative per il suo governo, le infrastrutture tecnologiche e le regole tecniche per la fornitura dei servizi di connettivita’ ed interoperabilita’ di base nel rispetto dei necessari requisiti di sicurezza;  la definizione del modello e dei servizi di interoperabilita’ evoluta e cooperazione applicativa e lo sviluppo dell’architettura abilitante e delle relative regole di governo.
Con il pieno funzionamento del Sistema Pubblico di connettivita’ si mira a fornire un insieme di servizi di trasporto dati e di interoperabilita’ definiti negli aspetti di funzionalita’, qualita’ e sicurezza; fornire servizi di interoperabilita’ evoluta tra le pubbliche amministrazioni; disciplinare e promuovere la cooperazione applicativa tra le pubbliche amministrazioni, fornendo anche servizi comuni di supporto; garantire l’interazione della PA centrale e locale con tutti gli altri soggetti connessi a Internet facilitando l’erogazione di servizi di qualita’ e fruibilita’ degli stessi da parte dei cittadini e delle imprese.

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