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Corte dei Conti, pubblicato il decreto per l’invio telematico dei dati contabili degli enti locali

25 Luglio 2004 Commenta

Il Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e Finanze, ha emanato il decreto 24 giugno 2004, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 163 del 14 luglio 2004, con il quale, in attuazione dell’art. 29 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (Finanziaria 2002) e successive modificazioni, e’ stata prevista la realizzazione di un sistema diffuso di invio telematico dei dati contabili degli enti locali alla Corte dei Conti.
Il provvedimento partendo dal presupposto che le funzioni di controllo esterno sulla finanza locale presuppongono, come naturale strumento per il loro esercizio, la disponibilita’ di dati contabili omogenei, tempestivi e completi, prevede che gli enti locali di cui all’art. 2 del testo unico approvato con d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 trasmettano alla Corte dei conti, in via telematica, il rendiconto (completo di allegati), le informazioni relative al rispetto del patto di stabilita’ interno, nonche’ i certificati del conto preventivo e consuntivo, secondo principi di razionalizzazione e concentrazione degli adempimenti, gradualita’ dell’attuazione del sistema telematico e condivisione dei dati.
La realizzazione del sistema di trasmissione telematica non solo fornisce una risposta permanente alla necessita’ di rendere piu’ tempestiva e completa l’attivita’ referente della Corte dei conti, ma consente anche di rendere operativo un sistema conoscitivo sulla finanza locale in grado di soddisfare le richieste delle diverse pubbliche amministrazione.
I modelli previsti dall’Allegato tecnico del decreto, verranno resi disponibili sul sito Internet della Corte dei conti (www.corteconti.it), entro il mese di settembre.
L’avvio a regime del progetto di trasmissione telematica, sara’ preceduto da una fase di sperimentazione alla quale parteciperanno un numero ridotto di enti selezionati d’intesa con l’ANCI, l’UPI e l’UNCEM, privilegiando il criterio della volontarieta’. L’invio dei rendiconti avverra’, con gradualita’ nel tempo, secondo i criteri di cui all’allegato tecnico a decorrere dal 2005.

Diventa, quindi, finalmente operativo il progetto della Corte dei Conti gia’ evidenziato nelle “Linee guida del Governo per lo sviluppo della societa’ dell’Informazione nella legislatura” risalenti al maggio del 2002.
Come precisato nello stesso documento l’innovazione e’ uno dei principali fattori della crescita economica, sia a livello microeconomico, sia a livello macroeconomico.
A livello microeconomico, l’innovazione permette alle imprese di soddisfare una domanda sempre piu’ sofisticata e di competere con i concorrenti nazionali e internazionali.
A livello macroeconomico, l’innovazione contribuisce ad accrescere l’efficienza dei fattori di sviluppo di un Paese.
Negli anni 90 i paesi che hanno registrato livelli di crescita superiori alla media generalmente hanno avuto tassi di occupazione piu’ elevati, hanno accumulato piu’ capitale e migliorato la qualita’ delle risorse umane. Il contributo dell’innovazione alla crescita della produttivita’ si identifica in una piu’ elevata efficienza nell’utilizzo di capitale e lavoro ed e’ determinata da innovazioni tecnologiche e non tecnologiche, come migliori pratiche manageriali, cambiamenti organizzativi, miglioramento nella produzione e distribuzione di beni e servizi. Allo stesso tempo, l’innovazione contribuisce a creare nuovi prodotti che contribuiscono alla crescita della competitivita’ delle imprese nei mercati globali.

Il progetto della Corte dei Conti si inserisce perfettamente nell’ambito di alcune direttrici strategiche definite dalle summenzionate Linee Guida.
In particolare si fa riferimento alla trasformazione della Pubblica Amministrazione tramite le tecnologie dell’informazione e della comunicazione che tiene conto di un modello di Pubblica Amministrazione orientata all’utente, cittadino ed impresa, fornitrice di moderni servizi, creatrice di valore “pubblico”, con cui sia facile operare.
Una Pubblica Amministrazione efficiente e trasparente nei suoi compiti e nel suo grande patrimonio informativo, fattore di innovazione e di competitivita’ per il Paese.
La realizzazione di un tale modello di eGovernment poggia su moderne infrastrutture “abilitanti” che ne assicurano in modo efficiente e sicuro alcune funzionalita’ di base.
Un sistema di eGovernment nei suoi sviluppi piu’ avanzati rappresentera’ anche un potente strumento di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, evolvendo verso modelli innovativi di eDemocracy.
Ovviamente un tale cammino non puo’ essere fatto che agendo in modo coordinato su tutte le componenti: normative, finanziarie, organizzative, procedurali e soprattutto sulle risorse umane, discriminante di ogni grande trasformazione.
Altra direttrice fondamentale e’ rappresentata dalla realizzazione di interventi nel sistema Paese per l’innovazione e lo sviluppo della Societa’ dell’Informazione.
In tal caso il modello di riferimento e’ un sistema Paese in cui la Societa’ dell’Informazione possa affermarsi in tutte le sue grandi opportunita’ di sviluppo economico, ma anche di equilibrio ed equita’ sociali.
A questo scopo si rendono necessari una serie di interventi a livello Paese sul capitale umano, di politica industriale e finanziaria, sulle norme e sulle infrastrutture, orientati a creare le condizioni, i prerequisiti per il diffondersi dell’innovazione e l’affermarsi della Societa’ dell’Informazione.

L’invio telematico dei dati contabili a favore della Corte dei Conti e’ del resto in perfetta sintonia con il futuro sistema pubblico di connettivita’ da intendersi non come una Rete o un mero collegamento informatico, ma come un complesso di strutture organizzative, infrastrutture tecnologiche e di regole tecniche che consentiranno, attraverso la razionalizzazione delle condizioni di operativita’, la condivisione, l’integrazione e lo scambio di dati e di informazioni tra le Amministrazioni statali, regionali e locali, sulla base di standard comuni e condivisi, in modo sicuro, permettendo cosi’ la collaborazione tra tutti gli uffici pubblici e lo svolgimento in via informatica dei procedimenti amministrativi connessi.
In particolare l’art. 4 del Decreto legislativo introduttivo del SPC, il cui schema di recente e’ stato approvato dal Consiglio dei Ministri, dispone in proposito che “gli scambi di documenti informatici e di informazioni effettuati tra le Pubbliche amministrazioni, ove risultino con certezza il momento dell’invio e quello della ricezione e sia garantita l’integrita’ del documento, costituiscono invio documentale valido ad ogni effetto di legge”.

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