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Cina, Futuro Leader Mondiale Negli Accessi A Larga Banda

8 Luglio 2004 Commenta

SHANGHAI – Il Governo cinese, dopo una disputa con alcune societa’internazionali, ritira l’imposizione in capo agli operatori ditelecomunicazioni wireless di fare uso del software di controllo edencryption “Wired authentication and privacy infrastructure” (WAPI): alrifiuto motivato di Intel e Nortel Networks sull’incompatibilita’ del WAPIcon gli standard di sicurezza wireless (IEEE 802.11 and 802.11b), ed alricevimento di una lettera da parte dell’Amministrazione Bush, il Governocinese decide di revocare l’obbligo.
In questi giorni, attraverso unaccordo con le municipalizzate di Dalian (ca. 6 milioni di abitanti) eChengdu (10 milioni di abitanti), Intel ratifica un accordo in base al qualerealizzera’ la prima rete al mondo basata sullo standard WiMax (WorldwideInteroperability for Microwaves Access, Standard 802.16a), capace di faredella Cina la regione del pianeta con la piu’ moderna infrastruttura diaccesso broadband.
WiMax considerato il successore del wifi rappresentail futuro delle telecomunicazioni in termini di infrastruttura di accesso,il cosiddetto ultimo miglio: 70 Mbit/sec con una copertura per cella pari a50 km, ed un mercato (2008) stimato in circa 1 miliardo di dollari.

Adimostrazione del valore strategico della Cina, -rende noto un comunicato-l’Intel sta completando uno stabilimento produttivo per essere presente sulquello che e’ destinato a rappresentare il piu’ grande mercato mondiale disemiconduttori: si prevede che nel 2004 la Cina consumera’ semiconduttoriper un valore vicino ai 40 miliardi di dollari (nel 2003 la Cina haacquistato semiconduttori per 30 miliardi di dollari); ad Intel seguonoInfineon Technologies con investimenti in Cina per 1,2 miliardi di dollari(entro il 2007) e Nortel Networks che investira’ sulle tecnologie wi-fi inCina ca. 200 milioni di dollari (sempre entro il 2007).

Ebbene,nonostante risulti evidente il valore del mercato cinese delletelecomunicazioni, quasi nessuna delle societa’ nazionali ditelecomunicazioni ha inserito la Cina come Paese target perl’internazionalizzazione nel prossimo triennio.
Come dimostra la storiadei nuovi mercati geografici, il “premio di mercato” e’ riconosciuto aiprimi 3 operatori del settore: chi arriva successivamente e’ relegato ad unaposizione del tutto marginale.

E dire che basterebbe leggere glieventi per osservare che la Cina rappresenta ormai un Paese stabile, unmercato maturo per gli investimenti in tecnologia, nonche’, leader in camposcientifico: la Cina e’ entrata recentemente nella “Top 10 mondiale” deisupercomputer con il modello TC4000A basato sulla tecnologia Opteron(prodotto dalla societa’ cinese Dawning Information Industry congiuntamentecon AMD). Sempre piu’ attivi nella ricerca di base e nelle tecnologieavanzate, i cinesi perseguono programmi ambiziosi in campo tecnologico: unoper tutti e’ il programma spaziale. Mentre il presidente Bush annunciava cheil grande obiettivo spaziale americano e’ lo sbarco su Marte tra il 2025 eil 2030, la Cina, che con il lancio del suo primo astronauta fa ormai partedelle grandi potenze che hanno conquistato lo spazio, progetta stazioniorbitanti ed uno sbarco su Marte entro il 2015.
La Cina sta inoltreprogettando il primo telescopio spaziale ad energia solare da lanciare inorbita dal 2006 al 2010.

Le telecomunicazioni -conclude la nota-potrebbero rappresentare un terreno di conquista per le imprese italiane;nell’ambito del programma quadro infrastrutturale cinese vi sono decine dicitta’ per cui e’ previsto il potenziamento della rete in fibra ottica,nonche’, milioni di imprese che necessitano di essere collegate alla Rete.Un’opportunita’ unica per gli Operatori italiani di Telecomunicazioni.

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