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Divieto delle pubblicità sul gioco d’azzardo

5 Agosto 2015 Commenta

Una proposta di Legge per vietare le pubblicità sul gioco d’azzardo ha scatenato la reazione di chi opera in questo settore.

pubblicità sul gioco d'azzardoUna proposta di Legge avanzata dall’onorevole Lorenzo Basso con il sostegno di alcuni colleghi, vuole vietare ogni forma di pubblicità relativa a giochi che prevedono una vincita in denaro, sia essa offline o online.

Tra i passaggi presenti all’interno del testo viene fatta specifica menzione delle sanzioni previste in caso di mancata osservazione del divieto. Le multe partiranno dai 50.000 euro per arrivare fino ai 500.000 e come indicato nel documento: “La sanzione è irrogata al soggetto che commissione la comunicazione commerciale, la pubblicità, la sponsorizzazione o la promozione, al soggetto che la effettua, nonché al proprietario del mezzo con il quale esse sono diffuse”.

Tale proposta è già stata accolta con favore da 200 parlamentari, ma l’obiettivo dell’onorevole Basso è quello di raggiungere un’adesione molto più massiccia, vedendo così l’approvazione di questa proposta, utile a suo avviso per stroncare lo stimolo a giocare e liberare i media dalle influenze del mercato pubblicitario.

Nell’attesa che la Camera dei Deputati si pronunci su questa legge si sono già registrate le prime reazioni dei diretti interessati, le società italiane che operano nel settore del gioco.

Come era prevedibile la proposta ha sollevato lo sdegno dei concessionari italiani che si stanno impegnando per difendere la pubblicità del gioco.

La difesa arriva da Sistema Gioco Italia, la Federazione che funge da punto di riferimento per chi opera nel gioco online. Questa Federazione ha analizzato alcuni dati raccolti in Italia e nel Regno Unito che dimostrerebbero l’infondata accusa rivolta alle pubblicità sul gioco online, che non contribuirebbero minimamente all’aumento del numero dei giocatori ludopatici.

Gli operatori del settore si sono detti favorevoli ad un dialogo con le forze politiche, al fine di trovare una soluzione che non preveda il divieto assoluto di pubblicità sul gioco d’azzardo, che a loro avviso andrebbe a favorire le forme di gioco illegale.

Scritto da Michele Bellotti

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